Menù Vegano nelle Scuole di Bologna

di | 23 Gennaio 2016
Frutta e Verdura. Gli Alimenti Naturali dell'Uomo

Frutta e Verdura. Gli Alimenti Naturali dell’Uomo

(Dal Sito Ufficiale ANSA) – BOLOGNA, 21 GEN 2016

Titoli, Evidenziature e Commento di Paolo Cavacece

DIETA VEGANA NELLE MENSE SCOLASTICHE DI BOLOGNA
Da febbraio 2016 nelle mense delle Scuole di Bologna arriverà la Dieta Vegana, Costituita Interamente da Alimenti che Non sono di Origine Animale, come Carne, Pesce, Latte e Uova.

CI SARA’ BISOGNO DELLA FIRMA DEL PEDIATRA
Chi è interessato potrà farne richiesta con un Modulo Compilato da Entrambi i Genitori e in calce la Dichiarazione di Presa d’Atto della Scelta Vegana, Firmata dal Pediatra o dal Medico di Medicina Generale che segue il Bambino.

“L’interesse sempre più acceso verso il Consumo di Prodotti Vegetali – scrive il Comune in una newsletter alle famiglie – anche da parte di chi segue una Dieta Tradizionale, è Sostenuto dalle Recenti Ricerche Scientifiche che sembrano mettere in luce il possibile Ruolo Protettivo da alcune Patologie Croniche dato all’Assunzione Persistente di Frutta e Verdura“.

LA LAV CHIEDE DI ABOLIRE LA FIRMA DEL MEDICO IN QUANTO ILLEGITTIMA
La Lav (Lega Anti Vivisezione) accoglie con soddisfazione l’arrivo del nuovo ‘Menu’, ma chiede al Comune di modificare i Moduli, visto che la Firma del Medico, oltre a quella dei Genitori, sarebbe Illegittima.

COMMENTO

LODE AL COMUNE DI BOLOGNA
Lode al Comune di Bologna per l’Inserimento del Menù Vegano per coloro che ne facessero Richiesta visto il continuo e Progressivo Interesse, ma non fino in fondo, in quanto inserisce la Clausola della Firma del Medico per una Tutela Inutile.

UN PO’ PIU’ DI CORAGGIO DEL COMUNE
I Genitori di un Ragazzo nell’Età Scolastica sono gli Unici loro Tutori e Non c’è Bisogno dell’Avallo di nessun altra Persona anche se “Camiciata”.

IL MENU’ VEGANO NELLE SCUOLE DOVREBBE ESSERE UNA INIZIATIVA NAZIONALE
Penso che presto ci arriveremo. Siamo Circondati da Menù Spazzatura nelle Mense Scolastiche e Ospedaliere, Sarebbe ora che una Legge Nazionale Regolarizzasse questi Menù in base alle Esigenze Etiche e Salutistiche Individuali dei Cittadini e Non che fossero Imposti “Sine Distinctio”.

Paolo Cavacece