Meglio un Burioni Oggi o un Somaro Domani?

di | 22 Novembre 2017
Burioni
foto by Internet – Roberto Burioni Pluri-Brevettato nelle Ricerche sui Vaccini

Ricevo e Volentieri Pubblico questo Articolo di Marcello Pamio del 21 novembre 2017

(Titoli, Evidenziature, Link e Commento Finale di Paolo Cavacece)

Non avevo intenzione di parlarne.

Non volevo per nessun motivo fare pubblicità indiretta al suo ultimo libro, anche perché mai avrei pensato di leggerlo: il solo pensiero di comprarlo, finanziandolo con i miei quattrini mi ha sempre provocato nausea e orticaria.

L’ULTIMO LIBRO DI ROBERTO BURIONI
Purtroppo o per fortuna, l’umorismo cosmico è stupendamente imprevedibile – e senza specificare come – l’ultima fatica (si fa per dire) del venerabile Roberto Burioni mi è capitata tra le mani.

Incerto se leggerlo o cestinarlo, dopo avermi fatto violenza ho optato per la prima.
Incredibilmente dopo la sua lettura mi tocca chiedere scusa all’autore per i miei pregiudizi iniziali.

Sono stato così entusiasta del libro che sono qui a scriverci un pezzo.
Burioni e tutta quella razza in estinzione come lui, hanno la facoltà di farmi venire la voglia di scrivere, e non è da tutti. Le vecchie cariatidi abbarbicate come cozze sugli scogli al paradigma che sta cambiando mi affascinano sempre. E’ il mistero della mente umana.

LA CONGIURA DEI SOMARI
Il libro s’intitola «La congiura dei somari: perché la scienza non può essere democratica».
Descrivere l’autore è una perdita di tempo perché il luminare Burioni è ovunque: basta accendere la tivù o la radio per vederlo e sentirlo, o acquistare un giornale per leggerlo.

Il prof. ha il dono dell’ubiquità perché è dappertutto, tranne nel luogo dove dovrebbe essere uno col suo curriculum: nelle aule universitarie a insegnare e magari nei laboratori a fare vera ricerca.

GLI INNUMEREVOLI BREVETTI DI BURIONI
Nelle aule forse ci andrà ma con la ricerca come siamo messi?
Sembra che l’unica vera ricerca che lo interessa, oltre ai brevetti, sia la fama: il surrogato di quella che non è mai arrivata professionalmente, e che andando avanti così non arriverà mai. Quanti infatti conoscevano Roberto Burioni prima che egli cavalcasse l’onda delle polemiche innescate dal decreto Lorenzin? Nessuno.

Nessuno lo aveva mai sentito nominare prima, come nessuno se lo filerà tra qualche anno, se non forse per le squallide offese di bassa lega che vengono pubblicate nel suo profilo Facebook e che rimarranno nella sua storia personale.

BASSO LIVELLO INTELLETTIVO
D’altronde quando il tuo livello intellettivo e/o scientifico è medio-basso per farti conoscere devi fare dell’altro, e cioè offendere, provocare le persone e arrogarti il diritto dello scienziato che sa e che può parlare. Tutti gli altri zitti o ragliare.

Il risultato cercato è sempre quello: dare scandalo per apparire nei media, i quali vivono grazie a simili discariche mentali ed emozionali. Una volta che si viene accalappiato dalla tv, dal moderno Oracolo di Delfi, si diventa automaticamente un semidio e come tale si nutre il proprio ego. Difficile tornare indietro. L’ego pretende sempre di più, esattamente come il tossicodipendente pretende sempre maggiori dosi di stupefacenti ..

I BREVETTI DEI SOMARI
Burioni usa il libro per difendersi dagli attacchi dei somari che lo criticano per via dei suoi brevetti sugli anticorpo-monoclonali. Ecco la sua spiegazione: «questi farmaci non solo non hanno nulla a che fare con i vaccini attualmente in uso, ma sono alternativi ai vaccini. Mi converrebbe dire che i vaccini sono pericolosi in modo da aprire la strada all’utilizzo dei miei brevetti».

Lungi da lui dire una simile aberrazione.

GLI ANTICORPI-MONOCLONALI
Gli anticorpi monoclonali sono effettivamente diversi dai vaccini perché vengono utilizzati come terapie per delle malattie che sono in corso nell’organismo, quindi usati come terapia e non come prevenzione. Ma questi farmaci costosissimi vengono usati anche nell’ambito della diagnostica, per individuare la presenza di antigeni specifici, rendendo quindi noti batteri, virus, proteine o marker tumorali. Un mercato e un business in costante crescita, soprattutto quello del cancro.

Burioni detiene la bellezza di ben 34 brevetti registrati. Quattro da solo e gli altri 30 con vari ricercatori, soprattutto con il suo «Maestro» dottor Massimo Clementi, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Vita-Salute San Raffaele; ProRettore dello stesso ateneo e Direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia, Ospedale San Raffaele di Milano.

L’amore e il rispetto per il suo mentore ovviamente vengono prima dei 25 brevetti che i due hanno depositato assieme!

POMONA RICERCA SRL – L’AZIENDA PRIVATA DI BURIONI
Inoltre Clementi e Burioni non si frequentano solo nelle sedi dove si depositano brevetti internazionali o nei corridoi universitari, ma sono colleghi anche della ditta «Pomona Ricerca srl» con sede a Torino. Un’azienda privata che si occupa di biotecnologie, sviluppo e produzione di anticorpi monoclonali e che vanta «una posizione di leadership per la progettazione e lo sviluppo di innovativi vaccini basati su epitopi». Quindi una società che si occupa anche di vaccini, questo è molto interessante perché contrasta un po’ con quanto espressamente detto dal virologo.

OSPEDALE E UNIVERSITA’ DEI SOMARI CORROTTI
Burioni è professore all’università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.
Uno dei più prestigiosi atenei d’Italia? Macché. E la sua storia non lascia spazio a molti dubbi …

Il 4 aprile 1978 Emma Bonino e Marco Pannella hanno denunciato in Parlamento la «gestione mafiosa del San Raffaele» puntando il dito contro il sacerdote «sospeso a divinis» nel 1973, don Luigi Verzè, il «prete manager» che preferiva il business al vangelo.

Infatti la carriera del fondatore dell’ospedale lombardo è costellata di condanne e oscuri rapporti, fino all’epilogo del crac e dell’inchiesta sui fondi neri, oltre ai legami con Berlusconi (fu la Edilnord a costruire l’ospedale) e con il Sismi (servizi segreti militari) di Pollari.

Secondo la denuncia, il denaro pubblico dato al San Raffaele finisce «nelle mani di loschi gruppi di potere clericali che lo utilizzano per attività speculative e clientelari, sulla pelle degli ammalati». Una denuncia durissima contro la «gestione mafiosa» dell’istituto.
Don Verzé «è stato condannato dal tribunale di Milano a un anno e quattro mesi di reclusione per tentata corruzione in relazione alla convenzione con la facoltà di medicina dell’università Statale e la concessione di un contributo di due miliardi da parte della Regione. E’ stato incriminato per truffa aggravata».

Quindi il San Raffale rientra nella classica storia all’italiana fatta di scandali e corruzioni, fino all’immancabile epilogo: buco di bilancio da un miliardo e mezzo di euro.

Questo è il brodo storico-culturale dell’Università Vita-Salute San Raffaele, un ateneo privato con sede a Milano in via Olgettina 58, fondata nel 1996 all’interno dell’Opera San Raffaele del don incriminato, che ne è stato rettore fino alla morte, nel 2011.

La via dove sorge l’Università è interessante perché a distanza di sette numeri (al civico 65) vi è la Dimora Olgettina, un residence dove sono state ospitate molte ragazze che partecipavano alle feste in casa di Silvio Berlusconi, l’allievo di don Verzè…

Poteva forse Burioni insegnare in un altro ateneo?

TORNIAMO AL LIBRO DI BURIONI
Visto che siamo in tema di animali, un asino lo avrebbe scritto certamente meglio e con maggiori fonti bibliografiche. In circa 90 pagine non c’è nulla di serio e di scientifico, se escludiamo ovviamente le battute ironiche, queste non mancano mai.

Ma sappiamo che lui è fatto così e le sue conferenze lo confermano. Le serate che tiene sono incentrate su se stesso, su quell’ego bulimico gonfiato a dismisura che va appunto nutrito quotidianamente.

PRESENTAZIONE AL FORUM MONZANI
L’ultimo esempio è la presentazione di sabato 18 novembre scorso al Forum Monzani della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Tutti si attendevano, vista la caratura del personaggio e il suo curriculium, un intervento scientifico con la possibilità magari di porre domande all’oracolo su un tema delicatissimo come l’obbligo vaccinale. E invece il nulla cosmico. Ovvio.

Un vero e proprio showman (arrivato perfino in ritardo come ogni vera star) che sa muoversi alla perfezione sul palcoscenico, forse più della cattedra universitaria, e dove al posto dei grafici e delle slide ha mostrato le foto della sua infanzia.

BURIONI EVITA OGNI FORMA DI CONFRONTO
La situazione non poteva ovviamente non degenerare, quando a molteplici richieste del pubblico (tra cui anche il dottor Stefano Montanari presente in sala) di poter fare domande, il nostro oltre a sproloquiare contro i somari raglianti e calcitranti, si è rifugiato dietro le solite battute sarcastiche.

Lui non si abbassa a parlare con chi è ignorante e non è al suo livello. Futile escamotage per scappare, perché nonostante le chiacchiere e il distintivo il confronto serio lui non sa sostenerlo.

Sarebbe stato interessantissimo invece assistere ad un dibattito scientifico col dottor Montanari, uno che le idee e i dati li ha ben chiari, ma sappiamo bene che il confronto sta a Burioni come l’acqua sta ai gatti. Addirittura al dottor Montanari non solo non è stato permesso di fare qualche domanda seria, ma in quanto scomodo è stato scortato fuori dalla sala. Alla faccia della democrazia.

Il libro però nonostante tutto merita di essere letto perché non è da tutti riuscire a scrivere quasi cento pagine senza dire praticamente nulla. Solo un maestro venerabile può farlo. Chapeau.

Ecco qualche perla da tenere a mente e da incorniciare…
«L’immunità di gregge esiste, ed è cosa certa. Ne consegue una seconda cosa altrettanto certa: chi non vaccina i figli non mette in pericolo solo i propri bambini, ma anche i bambini degli altri, e pure noi adulti».

CONTRADDIZIONE TERRA-TERRA
Il professore sta dicendo che i vaccini non servono a nulla, perché se un bambino non vaccinato mette in pericolo i figli degli altri (senza specificare immunodepressi, quindi si riferisce ai bambini vaccinati) vuol dire che questi farmaci non servono a nulla. E infatti è proprio così.

BURIONI: I BAMBINI NON SONO DEI GENITORI
«Prima di tutto i bambini non sono proprietà dei genitori: sono cittadini del nostro Paese che lo Stato deve proteggere»

Questa frase è quella che più mi ha inquietato, soprattutto perché strani personaggi, come i giornalisti Ferdinando Camon, Pierluigi Battista e ora anche il nostro virologo, nell’ultimo periodo stanno dichiarando all’unisono che i bambini non sono dei genitori. Se ciò è vero allora quando mi arriverà la multa da pagare perché mio figlio non è vaccinato non la pagherò. Dato che non è mio figlio perché dovrei pagare?

«Un bambino esce dall’utero materno (sostanzialmente sterile) e al momento della nascita viene invaso da moltissimi miliardi di batteri che stimolano il suo sistema immunitario senza sovraccaricarlo: cosa volete che facciano dieci vaccini in quindici mesi?»

Qui siamo all’apoteosi, esattamente come il crescendo sinfonico della Cavalcata delle Valchirie (o delle Olgettine). Quando l’ho letta mi sono alzato dal divano e ho pensato subito che se la Lorenzin leggerà questo libro, potrebbe aumentare la lista dei veleni…
Nonostante nei militari (persone adulte e sane) il numero massimo di vaccini è stato portato per sicurezza a 5, cosa volete che facciano 10 vaccini in un neonato di qualche mese di vita?

BATTERI E MICRO-ORGANISMI
Infine paragonare i batteri e i microrganismi (microbiota fondamentale per il nascituro) contenuti nel canale vaginale della mamma con una iniezione per via parenterale (che bypassa le difese immunitarie delle mucose) lascia intendere il livello conoscitivo del futuro Premio Nobel.

«I vaccinati non possono trasmettere il virus. Punto e basta. Nessun foglietto illustrativo dice questo e, se qualche linea guida di centro trapianti dice diversamente la linea guida è sbagliata.

Chi vi racconta il contrario vi dice semplicemente una bugia».

Questa risposta da parte di Burioni indica che il virologo è assolutamente ignorante sull’argomento e non ha mai letto attentamente un foglietto illustrativo o una scheda tecnica di un vaccino.

Questo per chi insegna, parla e scrive libri sui vaccini è gravissimo.

I BUGIARDINI “SBUGIARDANO” BURIONI
I bugiardini non sono scritti dall’associazione degli omeopati (fantasmagorico è il capitolo dedicato all’omeopatia) ma dalle case farmaceutiche produttrici e sono chiarissimi: per 6 settimane (la famosa quarantena) i bambini vaccinati devono stare lontani da persone suscettibili e sensibili perché possono contagiarle. Perché lo avrebbero scritto? Semplice: le loro mucose orali per settimane pullulano di virus vaccinali e possono contagiare.

Questo farà venire il Papilloma Virus al virologo (anche se sarà sicuramente vaccinato) ma gli untori non sono i bambini non vaccinati ma proprio quelli che hanno subito l’inoculo!
Sotto le schede tecniche di un paio di vaccini, dove è riportato quanto sostenuto.

In conclusione Burioni è l’esempio perfetto e magistrale dell’attuale situazione medica e scientifica. Colui che difende a siringa tratta un Sistema oramai metastatizzato. Non sapendo che lui e tutte le altre marionette blasonate e baronali finiranno per essere spazzate via dal grande cambiamento in atto.

Solo un asino lo potrà portare in salvo….

SCHEDA TECNICA VARIFAX
Ecco cosa dice la scheda tecnica del Varivax (della Sanofi) pubblicata dall’Aifa.
Avvertenze e precauzioni (AIFA):
La persona che ha ricevuto VARIVAX deve cercare di evitare di stare a stretto contatto con soggetti suscettibili ad alto rischio fino a 6 settimane dopo la vaccinazione.

Nei seguenti casi prestare particolare attenzione:
− Se dopo essere stato vaccinato Lei entra in stretto contatto con i soggetti appartenenti ad una delle seguenti categorie:
• soggetti con un sistema immunitario indebolito
• donne in stato di gravidanza che non hanno mai avuto la varicella
• neonati da madre che non ha mai avuto la varicella

Questi soggetti possono essere a rischio di trasmissione della varicella da parte dei soggetti vaccinati.

− Se Lei entra regolarmente in stretto contatto con soggetti che possono essere a rischio di varicella grave per trasmissione del ceppo contenuto nel vaccino.

BUGIARDINO PRIORIX HEXA E PRIORIX TETRA
Ecco cosa dice il bugiardino del Priorix Hexa e Priorix Tetra della Glaxo:
Avvertenze e precauzioni (AIFA):

Una volta vaccinato, il suo bambino deve cercare di evitare per almeno 6 settimane dopo la vaccinazione, fin dove possibile, uno stretto contatto con i seguenti individui:
• individui con una ridotta resistenza alle malattie,
• donne in gravidanza che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella.
• neonati da madri che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella.

COMMENTO

Che vogliamo aggiungere .. posso dire di essere stato Bannato Solamente perchè avevo Pubblicato sulla Pagina di Facebook di Roberto Burioni, Il Documento Ufficiale della Glaxo presente nel mio Articolo Vaccino Glaxo: Autismo e Infiniti Effetti Collaterali.

E lui Non avendo Argomenti Validi per Controbattere ..

Il Documento CONFIDENTIAL TO REGULATORY AUTHORITIES di 1271 pagine – (Combined Diphtheria, Tetanus and Acellular Pertussis, Hepatitis B enhanced Inactivated Poliomyelitis and Haemophilus influenzae type B vaccine), Integrale è possibile Consultarlo: QUI.

Ma l’ho Scaricato Integralmente sul mio Computer perchè potrebbe “Sparire dalla Rete”.

IL VERO SOMARO È ROBERTO BURIONI

Burioni si Commenta da solo e sono 4 anni che Evita Accuratamente il Confronto con un Vero
Scienziato come il Prof. Stefano Montanari QUI, che con Dati Scientifici (Microscopio Elettronico a Scansione Ambientale – ESEM – Environmental Scanning Electron Microscope) alla mano lo metterebbe in Condizione di Inferiorità (Condizione già Ampiamente Attuale) e Impossibilitato a Controbattere. Parliamo di Metalli Pesanti e Gravemente Dannosi Contenuti in Tutti i Vaccini.

Il vero Somaro è lui.

Paolo Cavacece

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