Pomodori senza Irrigazione e Pesticidi

di | 14 Gennaio 2018
Pomodori senza Irrigazione e Pesticidi

Pomodori senza Irrigazione e Pesticidi – Pascal Poot

I metodi di Pascal Poot, lontani dall’Agricoltura Moderna, sono Iperproduttivi quanto Naturali e Poco Costosi. Pubblicato da Thibaut Schepman su L’Obs Traduzione, Titoli, Sottotitoli, Evidenzazioni, Link Esterni, Sintetizazione e Commento Finale di Paolo Cavacece
TERRENO ARIDO E ROCCIOSO Qui il terreno è così roccioso e il clima così arido che le querce di 50 anni sono più piccole degli uomini. Tuttavia, all’ingresso della fattoria di Pascal Poot, sulle Alture di Lodève (Occitania – Hérault, nel Sud della Francia), siede un vecchio cartello in cartone: “Conservatoire de la tomate” (Il Conservatorio del Pomodoro). IL SEGRETO NEI SEMI Eppure ogni estate, i Pomodori a Pera Gialla e gli altri Black Crimean, crescono qui in Grande Abbondanza. Senza Irrigazione nonostante la siccità, senza guardiano, senza Manutenzione e, naturalmente, senza Pesticidi o Fertilizzanti, le sue migliaia di piante producono fino a 25 kg di pomodori ciascuno. Il suo segreto? È nei semi, che Pascal Poot semina davanti a me, con gesti che mischiano pazienza e noncuranza.
Semina Pascal Poot
GERMINAZIONE IN VECCHIE FIORIERE È l’inizio della fine dell’inverno nella regione, è giunto il momento per lui di affidare i suoi Semi alla Terra. Queste sono le sue prime semine dell’anno. L’uomo ha 52 anni ma sembra senza età. Il figlio di questo agricoltore, che ha lasciato la scuola all’età di 7 anni, afferma di essere “Completamente Autodidatta”. Ha Allevato Pecore e Coltivato Castagne prima di specializzarsi in Semi. Ora sparge i suoi Semi nel terriccio, in Vecchie Fioriere. Quindi pone le sue Fioriere su un enorme Cumulo di Letame in Decomposizione, la cui temperatura raggiungerà presto 70 gradi per diversi giorni, riscaldando la Serra e consentendo così la Germinazione dei Semi.
TECNICA HOT LAYER La tecnica, chiamata Hot Layer, è molto antica. È stata lei a permettere ai Coltivatori di mercato parigini del diciannovesimo secolo di raccogliere meloni in città alla fine della primavera. È questo che permette a Pascal Poot di far Germogliare ogni anno migliaia di piante di Pomodoro, Melanzane, Peperoni … Prima di piantarle nella terra e non se ne prende più Cura fino alla Raccolta!
DETTAGLI DEL METODO DI PASCAL POOT “La maggior parte delle piante che oggi chiamiamo” Erbacce, Rivela Pascal, “erano piante che Mangiavamo nel Medioevo, come per esempio l’Amaranto o la Quackgrass. Ho sempre pensato che se fossero se hanno Resistito fino ad oggi è proprio perché nessuno le ha mai Curate per generazioni e generazioni. Tutti cercano di Coltivare Verdure Proteggendole il più possibile, io invece cerco di Incoraggiarle a Difendersi. INIZIO CON I POMODORI Iniziai a piantare Pomodori su questo terreno pieno di ciottoli circa venti anni fa, e allora non c’era una goccia d’acqua. Tutti pensarono che le Piante sarebbero morte, ma non fu così. In effetti, quasi tutte le Piante Sopravvissero. Invece ottenni Pomodori molto Piccoli, quasi Ridicoli. Raccolsi i Semi del frutto e li seminai l’anno successivo. Alla Raccolta si cominciarono a vedere i Pomodori veri, 1 o 2 kg per pianta. VISITA DEI RICERCATORI Negli anni Successivi sempre meglio, ora Grandioso. All’inizio tutti Pensarono che fossi pazzo, ma dopo un po’ i vicini constatarono che avevo più Pomodori di loro e senza Muffa, così si sparse la voce e vennero a trovarmi dei Ricercatori.”
BOB BRAC DE LA PERRIÈRE • Tra cui Bob Brac de la Perrière, Biologo Vegetale, Genetista e Coordinatore dell’Associazione Ambientalista Bede, che Rivela: “Alla fine degli anni ’90, al momento della lotta contro gli OGM, abbiamo deciso che dovevamo anche lavorare su alternative e abbiamo iniziato a fare il punto sugli Agricoltori che hanno Creato i loro Semi. Dovevamo trovarne tra 100 e 150 in Francia. Ma il caso di Pascal Poot era unico. Il minimo che possiamo dire è che ha una grande Indipendenza d’Animo, segue le sue regole e Non piace a Nessuno. Seleziona i suoi Semi in un contesto di difficoltà e stress per la pianta, che li rende estremamente tolleranti, migliora la loro qualità gustativa e li rende più concentrati nei nutrienti. Oltre a ciò coltiva diverse centinaia di varietà. Pochi agricoltori hanno una conoscenza così ampia delle specie che coltivano.”
VERONIQUE CHABLE • Veronique Chable, Specialista presso l’INRA Rennes Triste ha Condotto Ricerche sulle Selezioni di Pascal Poot dal 2004: “Il suo principio di base è mettere la pianta nelle condizioni in cui vogliamo che cresca. Non si usa più ma tutto parte dal buon senso contadino. In breve c’è un’Alternanza di Stress e tratti Positivi delle piante da più Generazioni. Bisogna capire che il DNA è un mezzo di informazione molto plastico, non è solo la mutazione genetica che causa i cambiamenti, c’è anche l’adattamento, con ad esempio i geni che sono estinti ma che possono svegliarsi. La pianta produce i suoi semi dopo aver vissuto il suo ciclo, quindi conserva alcuni aspetti acquisiti. Pascal Poot sfrutta questo estremamente bene.
Pascal ora vende i suoi Semi a diverse compagnie di Sementi Biologiche, tra cui Germinance. KEVIN SPERANDIO • Kevin Sperandio, Artigiano dei Semi di Germinance, spiega: Melanzane Bianche crescono nella fattoria di Pascal Poot – DR “Il fatto che i semi di Pascal Poot siano adattati a un terreno difficile li rende estremamente adattabili a tutte le regioni e ai climi. Non abbiamo i mezzi per fare questo tipo di test ma sono sicuro che se avessimo fatto un Test tra una Varietà Ibrida, quella di Pascal Poot e un Seme Convenzionale sarebbero stati quelli del Conservatorio del Pomodoro che avrebbero ottenuto i Migliori Risultati.”
INFINE I CONSIGLI DI PASCAL POOT 1) “Devi prendere la frutta il più tardi possibile , se possibile appena prima delle prime gelate, in modo che non abbia vissuto solo con la siccità dell’estate ma anche con le piogge autunnali.” 2) “I pomodori sono molto speciali. Quando apri un pomodoro, i semi sono in una sorta di gelatina, come un albume. Questa gelatina impedisce ai semi di germogliare all’interno del frutto, che è caldo e umido. I semi non germinano fino a quando questa gelatina non marcisce e fermenta.” 3) “Quindi devi fermentare i semi. Per questo devi aprire il pomodoro, estrarre i semi e lasciarli per diverse ore nel loro succo, per esempio in un’insalatiera. Ci sarà una fermentazione lattica.” 4) “Devi guardare la fermentazione come il latte sul fuoco, può durare tra le 6 e le 24 ore ma, contrariamente a quanto diciamo, non aspettare fino a quando non appare un film di muffa. Prendiamo un seme ce lo mettiamo sulla mano, se possiamo muoverlo con l’indice senza che la gelatina arrivi con il seme, va bene.” 5) “Poi mettiamo tutto in un colino da tè, laviamo con acqua e mettiamo ad asciugare. Qui raggiungiamo un tasso di germinazione tra il 98% e il 100%.” 6) “I Peperoni sono diversi, basta lavare i semi, asciugarli su un setaccio molto fine e conservarli. Per il Peperoncino è la stessa cosa ma diventa pericolosa perché i semi bruciano, è molto forte, passa anche attraverso i guanti. Una volta ho raccolto i Semi di una Cesta di Peperoncini di Espelette senza guanti, ho passato la notte con le mani nell’acqua ghiacciata!”
COMMENTO Ho voluto postare questo Articolo su Pascal Poot per Dimostrare una volta di più che esistono Sistemi di Coltivazione Sostenibile e Biodinamica senza alcun Bisogno di essere Intossicati da Veleni Industriali (Erbicidi, Funghicidi, Pesticidi e Prodotti Chimici vari – Rounded della Monsanto su Tutti e il Glifosato). Così come gli Allevamenti Etici, il cui Trend quasi Impercettibilmente ma è destinato a Crescere: almeno il 5 % degli Allevatori sta abbandonando i Capannoni Industriali per tornare alla Vecchia Fattoria. Allevamenti “Grass Fed”. Si Auspica la stessa cosa per le Coltivazioni. Nel frattempo una cosa la possiamo e la dobbiamo fare: Lasciare sugli Scaffali le Porcherie Tossiche che molte Industrie dell’Alimentazione ci Propinano in Continuazione, Fregandosene Completamente della Nostra Salute a vantaggio unicamente del loro Lucro. Fare moltissima Attenzione alle Etichette degli Ingredienti e dei Valori Nutrizionali

Paolo Cavacece

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