Alzheimer: Inversione della Malattia!

di | 21 Giugno 2019
Alzheimer
Immagine by Internet – Alzheimer

L’ALZHEIMER

La Malattia di Alzheimer-Perusini, è detta anche Morbo di Alzheimer (o Demenza Presenile di Tipo Alzheimer o Demenza Degenerativa Primaria di Tipo Alzheimer) o semplicemente Alzheimer.

Essa infatti è la forma più Comune di Demenza Degenerativa Progressivamente Invalidante e si Manifesta Prevalentemente in Età Presenile (oltre i 65 anni).

Il Sintomo più Frequente perciò è la Difficoltà nel Ricordare Eventi Recenti. Con l’Avanzare dell’Età si possono avere anche Sintomi come Disorientamento, Cambiamenti Repentini di Umore, Depressione, Problemi Comportamentali, etc..

La Patologia è stata Descritta per la Prima Volta nel 1906, dallo Psichiatra e Neuropatologo tedesco Alois Alzheimer (da cui il Nome). Allora nel Mondo Soffrivano di Alzheimer circa 26 milioni di Persone. Si prevede che nel 2050 saranno certamente oltre 160 milioni di Persone!

Attualmente purtroppo i Trattamenti Terapeutici Utilizzati offrono Piccolissimi Benefici solo Sintomatici e possono Rallentare molto Parzialmente il Decorso della Patologia.

Ricerca Epocale sull’Alzheimer

Reversal of cognitive decline in Alzheimer’s disease

Lo Studio che Apre Nuovi Scenari invece, è stato Coordinato dal Prof. Dale Bredesen Docente del Buck Institute di Novato (California) in Collaborazione anche con i Laboratori Easton dell’Università di Los Angeles (California).

E Pubblicato infine sulla Rivista Scientifica Aging Journal.

Condotto su Dieci Volontari e Plasmato attorno a un Trattamento Fortemente Personalizzato. Basato quindi sul Protocollo MEND (Metabolic Enhancement for NeuroDegeneration – Miglioramento Metabolico per la NeuroDegenerazione) del Prof. Bredesen. Protocollo Formato quindi da ben Trentasei Punti Terapeutici Specifici.

Lo Studio mostra Soprattutto un’Inversione della Malattia senza Precedenti nei Volontari Diagnosticati con Alzheimer allo Stadio Iniziale.

I Pazienti che avevano dovuto Smettere di Lavorare infatti sono riusciti a Tornare al Lavoro Migliorando le loro Prestazioni.

Test Successivi hanno Dimostrato certamente che alcuni dei Pazienti sono passati dall’Anormalità alla Normalità!

I Risultati Oggettivi Pre e Post Ricerca si basano infine su Analisi di Genetica, Risonanza Magnetica Quantitativa e su Test NeuroPsicologici.

Protocollo MEND del Prof. Bredesen

Il Protocollo si Basa soprattutto sul Cambio di Alimentazione, Integrata Eventualmente con Vitamine, Grassi Buoni e AntiInfiammatori. Molta Importanza viene Concessa anche al Sonno e ai suoi Numerosi Risvolti.

Quindi una Grande Virata è d’Obbligo allo Stile di Vita. Infine la Lista degli Esami del Sangue e le Eventuali Cure mediche.

Alimentazione

1. Eliminare Tutti i Carboidrati Semplici – Migliora la Glicemia Riducendo di Conseguenza la Secrezione Insulinica.
2. Eliminare il Glutine e Tutti gli Alimenti Trasformati – Il Glutine potrebbe infatti Indurre Infiammazione che è un Fattore di Rischio per l’Alzheimer.
3. Aumentare il Consumo di Verdura – Certamente per l’Alto Contenuto di Fibre e Minerali e per una Migliore Digestione.
4. Aumentare il Consumo di Tocoferoli – Aumentare perciò l’Assunzione di Mirtilli.
5. Aumentare il Consumo di Pesce – Aumenta così l’Assunzione di Omega 3 che è un Bene per la Funzione Vascolare.
6. Equilibrio Probiotico: Consumare Yogurt o Kefir o Assumere Probiotici.
7. Digiuno tra la Cena e Colazione per almeno 12 ore – Innesca un Processo che Cancella i Detriti Proteici dal Cervello.
8. Non Mangiare per almeno 3 ore Prima di Dormire – Il Cibo dovrebbe essere ben Digerito Prima di Dormire.
9. Caffè o Tè – La Caffeina può Ridurre la Formazione della Placca A β e Migliora quindi le Prestazioni Cognitive.
10. Olio di Cocco Migliora ad Esempio gli Effetti dei Trigliceridi a Catena Media, Controlla per questo il Peso e Fornisce Energia Chetogenica per il Cervello.

Integrazione (Quando Necessaria)

1. Vitamina B12 – Importante certamente per la Funzione Mentale. La Carenza di B12 infatti può portare alla Perdita Permanente della Funzione Mentale. L’eccessivo Consumo di Alcol anche può portare a Carenza di Vitamina B12.
2. Vitamina D3 – Un’altra Vitamina Fondamentale soprattutto per il Funzionamento Mentale. Può spesso essere Carente, Specialmente nelle Persone Anziane.
3. Olio di Pesce – Fonte anche di Omega 3. Ottimo quindi per la Funzione Vascolare.
4. Coenzima Q, PQQ (Poliquolinachinone), NAC (N-acetil cisteina), ALCAR (acetil-L-carnitina), Se, Zn, Resveratrolo, Ascorbato e Tiamina – Migliorano in Primo Luogo la Funzione Mitocondriale (Produzione di Energia Cellulare).
5. Curcuma (Curcumina) Antinfiammatorio e Antiossidante, può essere Assunto come Integratore o Utilizzato nel Cibo.
6. Componenti Strutturali Sinaptici: le Sinapsi sono Strutture Cellulari quindi attraverso le quali viene Inviato il Segnale ai Neuroni nel Cervello. Assumere allora Citicolina, Omega 3 e Acido Docosaesaenoico (DHA).
7. Resveratrolo È soprattutto “anti-invecchiamento” e Aumenta gli Effetti del Sirtuin T1.
8. Vitamina B5 – È richiesta invece per la Produzione di Acetilcolina che è il NeuroTrasmettitore del Sistema Colinergico, Compromesso nell’Alzheimer.

Sonno

1. Melatonina (0,5 mg) – Migliora in Primo Luogo la Qualità del Sonno. Importante anche per la Rimozione dei Detriti Proteici nel Cervello.
2. Triptofano (500 mg, 3 volte a settimana al risveglio) – Anche per Migliorare il Sonno.
3. Aumentare la Durata del Sonno – per almeno 7-8 ore a Notte. Il Sonno è Fondamentale infatti per il Consolidamento della Memoria.
4. Trattare l’Apnea Notturna – In alcune persone, la Respirazione è Compromessa durante il Sonno. Può essere Necessaria ad Esempio una Maschera “CPAP” (Pressione Positiva Continua delle Vie Aeree).

Stile di Vita

1. Rigida Igiene e Cura Orale – La Carie Dentaria e il Conseguente Rilascio di Batteri nella Bocca, può essere Maggiore nelle Persone Anziane e può di Conseguenza Indurre Infiammazione. Può anche Causare Problemi Cardiaci.
2. Esercizio Fisico – Certamente 30 min/1 ora per 4-6 giorni la Settimana. Aumenta infatti il Fattore NeuroTrofico Cerebrale (BDNF) Migliorandone la Funzione.
3. Riduzione dello stress – Ad Esempio Yoga, Meditazione, Positività ed Esercizio Fisico.
4. Esercizi di Memoria Spaziale: Imparare anche Nuovi Percorsi e Mappe.
5. Stimolare Tutti i Sensi: Tattile, Uditivo (Musica), Vista (Arte), Olfatto e Gusto allo Stesso Modo.
6. Socializzare: Aumentare quindi le Interazioni Sociali.
7. Stimolazione del Cervello – Non Solo Parole Crociate ma Continuare ad Imparare, Insegnare e Partecipare. Provare allora un Programma di Allenamento del Cervello (Brain-Training).

Esami del Sangue e Cure Mediche

1. Proteina Reattiva C:  Livelli Elevati dei Valori nel Sangue sono certamente Sintomo di Infiammazione. Utilizzare allora la Curcuma.
2. Omocisteina – Sicuramente Elevata nei Malati di Alzheimer. Quindi Ridurre Drasticamente le Proteine Animali. Assumere anche Acido Folico e Vitamina B per Ridurre i Valori di Omocisteina.
3. Ormoni – Compresi i Livelli di Ormoni Tiroidei perciò e del Cortisolo (Ormone dello Stress).
4. Insulina – Test per la Resistenza e Produzione Insulinica.
5. Trattare la Diminuzione dell’Udito – Eventuale Uso ad Esempio di Apparecchi Acustici.
6. Trattare la Diminuzione della Vista – Eventuale Uso allora delle Lenti.
7. Test per gli Effetti Tossici di Metalli Pesanti – Infine Eventuale Terapia Chelante.

Quindi saranno Rivisti tutti i Precedenti Farmaci e i loro Dosaggi. Infine va Tenuto sotto Controllo l’Osteoporosi.

È Normale che in una Ricerca del Genere, per Confermare l’Efficacia del Programma MEND, il Trattamento Terapeutico deve essere Testato su un Campione Notevolmente Superiore di Soggetti. Migliaia.

Ma l’Inizio mi sembra alquanto Interessante e potrebbe dare la Possibilità intanto a Chiunque di Provare. Sembra Poco?

Paolo Cavacece

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